Riscaldamento a pavimento
Sistemi di riscaldamento a pavimento e raffrescamento a pavimento
Il sistema di riscaldamento a pannelli radianti, detto anche “riscaldamento a pavimento” è un sistema impiantistico sempre più usato per riscaldare gli ambienti costruiti.
E’ una tecnologia che permette ottimi risultati dal punto di vista energetico, potendo funzionare con temperature relativamente basse ed insieme ai pannelli solari. Funziona principalmente con uno scambio termico per irraggiamento e non per convezione. La necessità di applicare tecniche di risparmio energetico nel settore delle costruzioni sta comportando uno sviluppo di questa tecnica insieme ad altre simili come il riscaldamento a battiscopa ed a parete.
Vantaggi e Svantaggi del riscaldamento e raffrescamento a pavimento
Il pavimento radiante ha come vantaggio maggiore quello della minima dispersione termica,di un riscaldamento costante su tutta la superficie dell’ambiente riscaldato e reali minori consumi di energia, mentre lo svantaggio principale è il maggiore costo di messa in opera rispetto ad un normale impianto con radiatori.
Prezzi per l’installazione di un sistema a pannelli radianti
Il prezzo di un impianto a pavimento varia tra i 70 e 110 €/mq. Per determinarlo bisogna comprendere la progettazione (è importante farsi assistere da un architetto competente) la realizzazione, il materiale e la caldaia a condensazione. Molto dipende dalle caratteristiche dell’abitazione, se è un restauro o una nuova costruzione, dalla località, dall’altezza degli ambienti. E’ importante ricordare che le ristrutturazioni energetiche ottengono degli ottimi incentivi da parte dello stato! Quindi il costo totale dell’impianto può essere detratto fino al 65% della spesa. E’ una spesa che è leggermente piu’ alta di un tipico impianto con termosifoni ma i vantaggi principali sono: maggiore spazio nell’appartamento, minore consumo di energia, calore costante ed equilibrato nello spazio.
Come funziona un impianti di riscaldamento a pavimento
Il funzionamento è permesso da una serpentina di tubi in cui scorre acqua ad una temperatura di circa 30°-40° (i termosifoni normali hanno una temperatura di 70°-80°) Questi tubi sono collegati alla caldaia che riscalda il fluido. Il solaio nella parte più interna, a contatto con la struttura alloggia un isolante che non permette il passaggio del calore verso il piano inferiore ma solo verso l’ambiente da riscaldare.
Fonte: http://www.retearchitetti.it